In Giappone, il 20 maggio, si celebra la Giornata delle foreste (森林の日, shinrin no hi), molto importanti poiché ricoprono il 70% del territorio, dove la maggior parte sono composte da alberi secolari, considerati sacri dalla religione Shintoista.
In questa occasione non possiamo non parlare dei Kodama (木魅), yōkai (妖怪) molto curiosi e popolari, che hanno ispirato anche il grande maestro Hayao Miyazaki nella sua celebre opera “La principessa Mononoke” (もののけ姫, Mononoke hime).
I Kodama, secondo il folklore, dimorano nel profondo delle foreste e vengono venerati sia come guardiani sia come vere e proprie anime degli alberi.
Hanno origine quando un albero raggiunge un'età avanzata e, per questo motivo, vengono spesso associati agli “tsukumogami (付喪神)”, spiriti che prendono possesso di un’oggetto dopo che questo è diventato significatamene vecchio. Non è chiara l’iconografia di queste creature ma, vengono spesso rappresentate come minuscole figure umanoidi luminose, che escono dal loro albero per vagare per la foresta, curandola e vegliando sull’equilibrio della natura.
Lo stesso Hayao Miyazaki in “La Principessa Mononoke” li raffigura dall’aspetto simpatico e grazioso, mentre piegano la testa di lato, emettendo suoni tintinnati. Inoltre, poiché sono l’anima stessa degli alberi, è importante sapere che la loro forza vitale ne è strettamente legata, quindi se l’albero o il Kodama muore, l’altro non può continuare a vivere. Se qualcuno provasse a tagliare un albero impossessato da un Kodama, questo potrebbe anche sanguinare, riversando numerose sventure e maledizioni verso l’intera comunità vicina. Per questo motivo, è tradizione per gli anziani di ogni villaggio, tramandare di generazione in generazione gli alberi ritenuti sacri, segnalandoli con la corda shimenawa (注連縄, corda di canapa e paglia di riso utilizzata per indicare l’entrata di un luogo sacro nello shintoismo) e avvolgendola attorno al tronco, per indicarne la connessione divina e proteggerli.
Inoltre, la parola “Kodama” indica anche l’eco che si può udire nelle foreste, poiché si narra sia il suono emesso da questi piccoli spiriti in risposta a una chiamata.
Rossana Carne
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