venerdì 30 maggio 2014

Notturno

Stranamente il vino blu
si è fatto notte
nella pozione della civetta.
Notte della sapienza isoscele,
cielo dell'intendere dalla rotondità di pesca.
Splendidi sono cresciuti nello sguardo
della civetta i favi levigati
della caraffa squillante,
i favi delle formule ebbre,
le celle dei sentimenti dalle ali svolazzanti.

Nottetempo la sobrietà
si è fatta ebbra.


Squillanti i baci
sono diventati civette
nel vino blu.
Strani i tuoi seni
guardano con pupille d'ambra
dalla caraffa levigata.
Fidente ora mi fa cenno la simmetria delle pesche,
lungo è il fruscio nella selva di croci alle finestre,
calda bevo la sabbia stellare
dalle piume azzurre
dei tuoi capelli. 


Oskar Pastior



2 commenti:

angelo greco ha detto...

Il vino blu e la sapienza isoscele...mi mettono un po' di ansia... :-))

Mc.Cam ha detto...

Sarà un poeta sinestesico... :-D

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