mercoledì 9 ottobre 2013

Lei racconta di un romanzo di Amado
mentre il cielo si stringe sulle cime,
accerchia i fondi tetti con il nugolo
di stelle che fa il tempo.
Notte bassa, via vai delle tempeste
sopra i gioghi, e la polvere
dell’esser lí, nell’attimo.
Si inverna l’aria nera
fuori dalle inferriate,
lumíni e vento intemperante, a festa.
Hanno le mani separate e unite.
Guàrdali, guàrdali che si perdono!
non si perda il fumetto del racconto
che lei riversa piano
nelle sue orecchie per salvarlo invano,
perché nessuno, vinto, può salvarsi
se non per decisione della vita.

 

Daniele Piccini


 
photo by Wolf Ademeit 

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