Il mattino color seppia un sogno.
Ah sì, stefano dribblava i bambini e carla,
la occhiazzurri, guatava come una stella mancina.
Nella scuola fra i campi, era maggio, la rosa pungeva...
Ma poi la bidella nera suona la campana; e ecco
s'apre il giorno simile a un lago
inerte, di stagnola. Infine non mi sfugge
impettita chi traghettasse nella galleria nel buio.
Ah sì, stefano dribblava i bambini e carla,
la occhiazzurri, guatava come una stella mancina.
Nella scuola fra i campi, era maggio, la rosa pungeva...
Ma poi la bidella nera suona la campana; e ecco
s'apre il giorno simile a un lago
inerte, di stagnola. Infine non mi sfugge
impettita chi traghettasse nella galleria nel buio.
Ferruccio Benzoni
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