Larra
Primavera del 1836
Lasciami, pensiero, lasciami,
domani sarò tuo,
tornerò ad essere la tua preda.
Ma
oggi,
mentre la luce graffia sugli alberi e chiede
un’opportunità,
voglio che mi accolga l’inutile primavera.
Alla casa del freddo
ritornerò domani, quando il tempo
esponga le sue ragioni
e il cuore domandi
ciò che manca da vedere,
quanti battiti ancora
gli restano prima d’arrestarsi.
Primavera del 1836
Lasciami, pensiero, lasciami,
domani sarò tuo,
tornerò ad essere la tua preda.
mentre la luce graffia sugli alberi e chiede
un’opportunità,
voglio che mi accolga l’inutile primavera.
Alla casa del freddo
ritornerò domani, quando il tempo
esponga le sue ragioni
e il cuore domandi
ciò che manca da vedere,
quanti battiti ancora
gli restano prima d’arrestarsi.
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