sulla fronte
e qui e lì,
ti chinerai per bere
acqua d’argento dallo specchio,
e se nessuno ti starà a guardare
ti toccherai le labbra con la bocca.
C’è un tempo in cui più svelto delle dita
che lo scultore passa sulla creta
il sangue impaziente ti modella
il corpo dal di dentro.
Forse stringerai tra le maniche lo scultore passa sulla creta
il sangue impaziente ti modella
il corpo dal di dentro.
i tuoi giovani capelli
e li solleverai sopra le spalle
perché somiglino piuttosto ad ali,
e davanti a loro prontamente correrai
là
dove proprio davanti agli occhi
e sul fondo estremo dell’aria
sta il grande, erto, conturbante
e dolce nulla, che splende.
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