martedì 31 agosto 2010

L' Angoisse

Natura, nulla di te mi commuove, nè gli almi
campi, nè l'eco vermiglia delle pastorali
siciliane, non le pompe aurorali
nè la sollenità dolente dei tramonti.

Rido dell'Arte, rido dell'uomo, dei versi,
dei campi, dei templi greci, delle torri a spirale
che protendono al cielo vuoto le cattedrali
e con gli stessi occhi vedo i buoni e i perversi.

Non credo in Dio, rinnego ed abiuro
ogni pensiero e, quanto quella vecchia ironia
l'Amore, vorrei proprio che non me ne parlassero più.

Stanco di vivere e avendo paura di morire,
la mia anima, scafo dei barosi in balìa,
per orridi naufragi si prepara a partire.

Paul Verlaine




Carolyn Murphy - foto di Helmut Newton
lunedì, 30 agosto 2010, 07:47 
Nomi di luogo

La cornacchia che attraversa il cielo
gli stecchi della pianta senza foglie
le tegole, l'autunno sopra il tetto
un certo nome di luogo e riappaiono
o non è forse il nome a riapparire
la voce che lo diceva a farsi udire?


Luciano Erba




Devil's Dyke Crows - foto di tommy martin
domenica, 29 agosto 2010, 08:41
Nella bocca che vuole
da un’altra bocca
il miele che nessuna estate
può maturare.

Nella nota che, bruscamente,

si fa intensa
fino a essere, glaciale,
quasi lo stretto

poi l’insistenza della

nota taciuta
che disunisce l’onda
nuda, sotto la stella.

In un riflesso di stella

su un po’ di ferro.
Nell’angoscia dei corpi
che non si trovano.

Urta, tardi.


Labbra desideranti
anche se il sangue scorre,

la mano alta in urto

ancora quando
il braccio è ormai
cenere dissipata.


Yves Bonnefoy



Ships on the Sacred Path - foto di ecstaticist
sabato, 28 agosto 2010, 09:47
SOMARI Hay un poco de mí en ti
Pero es mucho más que lo poco que hay de ti en mí
Mi orgullo está en
                    saber que esta vez
                                    he dado más de lo que he recibido.


Gustavo Pereira
 
glass poetry - foto di Arthur Kantemirov
venerdì, 27 agosto 2010, 09:13 
Paredes de luna detienen todos los relojes.
En los bosques más cansados de tus ojos
anidé mi palabra, con inhóspito sigilo.
Pronuncio espejos con las manos delgadas de tristeza.
Es el limo de los verbos y la espuma de la carne,
un sol de sílabas y claveles de bolsillo.
Con duda maestra navegué en silencio por tu ombligo.


Beatriz Hernanz Angulo




La Chambre Rouge(details) - foto di olimpia von karuck soheve
giovedì, 26 agosto 2010, 09:43
E come una mano spartisce,
sul tavolo, il loglio oscuro
dal grano che va germinando

e sull’acqua del legno nero
nell’attecchire si sdoppia
di un riflesso, ove il senso
d’un subito si forma,

accogli, per il sonno
nel tuo dire,
le nostre parole che il vento crivella
di raffiche.



Yves Bonnefoy



 storm warning - foto di shastadaisy~
mercoledì, 25 agosto 2010, 08:52 
Passaggi

III.

Cosí non si dirà la nostra povertà
di cose guardate di sfuggita,
di alberi, di pesche e di ginestre,

del mare la scia dell’acqua e della valle
le bilance sul Foglia grigio di melma...
Mai si dirà la nostra ansia dell’oggetto,


del guardare le cose con parole
cosí attenti alle parole del linguaggio
da scordare: la brocca d’acqua fresca

sulle scale, le bocche dei fanciulli
nelle viole, i granchi di luna
affumicati nel fuoco, nella brace

nera della notte, della nostra ora!.


Gianni D’Elia




b&n - foto di Jakub Mysinski
martedì, 24 agosto 2010, 08:18
Anni dopo

La splendida la delirante pioggia s'è quietata,
con le rade ci bacia ultime stille.
Ritornati all'aperto
amore m'è accanto e amicizia.
E quello, che fino a poco fa quasi implorava,
dall'abbuiato portico brusìo
romba alle spalle ora, rompe dal mio passato:
volti non mutati saranno, risaputi,
di vecchia aria in essi oggi rappresa.
Anche i nostri, fra quelli, di una volta?
Dunque ti prego non voltarti amore
e tu resta e difendici amicizia.

Vittorio Sereni



Yellow and Blue - foto di diesmali
lunedì, 23 agosto 2010, 09:20
In quale bosco

Il cielo era verde di freddo tra gli aghi dei pini
e qui non c’è nessuno, l’umido salito dalla neve
si intrama nell’odore dei vestiti bagnati
hai stretto per sempre il manico dell’ascia
all’altezza dell’intaglio, tre asterischi, le iniziali e una data
e la dignità delle tue mani si è svenata in dolcezza
adesso, tra la polvere e il dominio, dove hai incontrato
te stesso in chissà quale bosco dei miei occhi
quando ti sei voltato e mi hai detto, dio, quanto sole
così lontano, diverso, quanto ad uno ad uno i giorni
stringono il cuore e separano.



Pierluigi Cappello




Polish Forest - foto di Ben Heine
domenica, 22 agosto 2010, 07:25 
Me acostumbro a envejecer, es el oficio más difícil del mundo,
llamar a las puertas por última vez,
la separación para siempre.
Horas que corréis, corréis, corréis...
Trato de comprender a costa de dejar de creer.
Te iba a decir una palabra pero no pude.
En mi mundo el sabor de un pitillo por la mañana
con el estómago vacío.
La muerte antes de llegar me envió su soledad.
Envidio a los que no se dan cuenta de que envejecen,
tan ocupados están con sus cosas.


12 de enero de 1963

Nâzim Hikmet




GENESIS - foto di Buddha's Ghost
sabato, 21 agosto 2010, 10:28
PASEO Hay una luz en el claustro. Es un
aliento del sol en las rendijas del
ánimo.
La sombra se alarga hundida en
los arcos ojivales, dejando el
alma colgante
de la tarde lacerada, roja y malva
en los cristales. Vago con Dios a
mi espalda.


Pedro Miguel Lamet

The world is a glass overflowing with water - foto di shastadaisy~



venerdì, 20 agosto 2010, 09:31
Sul ramo

Una gialla mimosa dondola al vento.
Sul ramo più alto
un passero canta.
Il contadino si riposa dopo
aver mangiato il suo pezzo di pane.

Emilio Notte



June Brunell, fotografa, attrice e moglie di Helmut Newton. Parigi 1972 - foto di H. Newton
giovedì, 19 agosto 2010, 07:52
Xenia I

Avevamo studiato per l'aldilà
un fischio, un segno di riconoscimento.
Mi provo a modularlo nella speranza
che tutti siamo già morti senza saperlo.

Non ho mai capito se io fossi
il tuo cane fedele e incimurrito
o tu lo fossi per me.
Per gli altri no, eri un insetto miope
smarrito nel blabla
dell'alta società. Erano ingenui
quei furbi e non sapevano
di essere loro il tuo zimbello:
di esser visti anche al buio e smascherati
da un tuo senso infallibile, dal tuo
radar di pipistrello.


Eugenio Montale

mercoledì, 18 agosto 2010, 07:20
ALTA TRAICIÓN

No amo mi patria.
Sul fulgor abstracto
es inasible.
Pero (aunque suene mal)
daría la vida
por diez lugares suyos,
cierta gente,
puertos, bosques, desiertos, fortalezas,
una ciudad deshecha, gris, monstruosa,
varias figuras de su historia,
montañas
-y tres o cuatro ríos.


José Emilio Pacheco


Verde contra verde  - Barrio Antiguo - Monterrey, México - foto di myrmardan
martedì, 17 agosto 2010, 09:36
MEDIA NOCHE
(Málaga, 6 de enero)
Duerme la calma en el puerto
bajo su colcha de laca,
mientras la luna en el cielo
clava sus anclas doradas.

¡Corazón,
rema!



Emilio Prados
Pelican Sunrise - foto di albinohawk73
lunedì, 16 agosto 2010, 12:30
Tutta la notte ho dormito con te
vicino al mare nell'isola
eri selvaggia e dolce
tra il piacere e il sonno
tra il fuoco e l'acqua.
Forse assai tardi i nostri sogni
si unirono nell'alto o
nel profondo.
In alto come i rami che muove
uno stesso vento
in basso come rosse radici
che si toccano.
Forse il tuo sogno
si separò dal mio
e per il mare oscuro
mi cercava come prima
come quando non esistevi
quando senza scorgerti
navigai al tuo fianco
e i tuoi cercavano ciò che ora
pane, vino, amore e collera
ti do a mani piene.
Perché tu sei la coppa che
attendeva i doni della mia vita.
Ho dormito con te tutta la notte
mentre l'oscura terra gira
con vivi e con morti
e svegliandomi d'improvviso
in mezzo all'ombra
il mio braccio circondava
la tua cintura
ne la notte
ne il sonno
poterono separarci.
Ho dormito con te
e svegliandomi la tua bocca
uscita dal sonno
mi diede il sapore di terra
d'acqua marina
di alghe
del fondo della tua vita
e ricevetti il tuo bacio
bagnato dall'aurora
come se mi giungesse
dal mare che ci circonda.


Pablo Neruda



Kitty 'n Foot - foto di mr.bmonroe
domenica, 15 agosto 2010, 10:31
MADRIGAL AL BILLETE DE TRANVÍA

  Adonde el viento, impávido, subleva
torres de luz contra la sangre mía,
           tú, billete, flor nueva,
cortada en los balcones del tranvía.

  Huyes, directa, rectamente liso,
en tu pétalo un nombre y un encuentro
           latentes, a ese centro
cerrado y por cortar del compromiso.

  Y no arde en ti la rosa, ni en ti priva
el finado clavel, si la violeta
           contemporánea, viva,
del libro que viaja en la chaqueta.

Rafael Alberti
Bus Tickets - foto di TomMarkey
scritto da camozzi
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sabato, 14 agosto 2010, 00:08 
EL CUERPO Y EL ALMA
Pero es más triste todavía, mucho más triste.
Triste como la rama que deja caer su fruto para nadie.
Más triste, más.  Como ese vaho
que de la tierra exhala depués la pulpa muerta.
Como esa mano que del cuerpo tendido
se eleva y quiere solamente acariciar las luces,
la sonrisa doliente, la noche aterciopelada y muda.
Luz de la noche sobre el cuerpo tendido sin alma.
Alma fuera, alma fuera del cuerpo, planeando
tan delicadamente sobre la triste forma abandonada.
Alma de niebla dulce, suspendida
sobre su ayer amante, cuerpo inerme
que pálido se enfría con las nocturnas horas
y queda quito, solo, dulcemente vacío.

Alma de amor que vela y se separa

vacilando, y al fin se aleja tiernamente fría.



Vicente Aleixandre


Spathiphyllum
Spathiphyllum - foto di
Maria Cecilia Camozzi Bozzani
venerdì, 13 agosto 2010, 09:57
Vedi il mare

Vedi il mare?
tende le smaniose braccia azzurre
e si stringe al petto la testa,
sotto le luci del cielo immenso.

Guarda, arriva.
Il cuore gonfio di desiderio,
le braccia fremono.
Invano. Non esiste desiderio
sotto la luna cui sia concesso
realizzarsi.
Anche la luna dura un istante.
Il mare affonda nella sua delusione,
e le onde fuggono la riva sospirando.

Senti? Sussurra il vento nel bosco
fra le cime alte dei pioppi.
Con il linguaggio crescente dei sospiri
grida, si strugge, implora
un corpo, per unirsi
alla figlia dell'estate.

Ma le voci già svaniscono,
sull'arpa eolia delle fronde muore
l'eco, e il canto dei cigni.

Se vuoi capire la vita, ascoltami uomo!
Un duplice principio ti governa:
la smania del desiderio
e il bisogno di rinuncia.
Dona libertà a questo bisogno:
così che tu, consacrato in pace,
sopra l'orbita dei pianeti possa
innalzarti come un arco di trionfo.


Erik Johan Stagnelius



foto di Cuba Gallery
giovedì, 12 agosto 2010, 08:19 
Sai che gli alberi parlano

Si parlano. Parlano l'un con l'altro, e parlano a te, se li stai ad ascoltare.
Ma gli uomini bianchi non ascoltano.
Non hanno mai pensato che valga la pena di ascoltare noi indiani, e temo che non ascolteranno nemmeno le altre voci della natura.
Io stesso ho imparato molto dagli alberi:
talvolta qualcosa sul tempo, qualcosa sugli animali, talvolta qualcosa sul Grande spirito.

Tatanga Mani




Tree hugger - foto di David Urbanke
mercoledì, 11 agosto 2010, 09:45
BOTELLA AL MAR

Y tú quieres oír, tú quieres entender.
Y yo te digo: olvida lo que oyes, lees o escribes.
Lo que escribo no es para ti, ni para mí, ni para los iniciados.
Es para la niña que nadie saca a bailar,
es para los hermanos que afrontan la borrachera
y a quienes desdeñan los que se creen santos, profetas o poderosos.

Jorge Teillier

Open - foto di Dexters Ignorance
martedì, 10 agosto 2010, 08:25 
Un pomeriggio

Mentre lui scrive e non guarda il mare,
sente che la punta della penna prende a sobbalzare.
La marea sta rifluendo di là della ghiaia.
Ma non e quello. No,
è perché in quel momento lei decide
di entrare con niente addosso nella stanza.
Assonnata, per un istante neanche certa
di dove stia. Lei si tira indietro i capelli
dalla fronte. Siede sul water
con gli occhi chiusi, la testa all’ingiù, le gambe
scompostamente allungate. Lui la vede attraverso
il vano della porta. Forse lei
sta ricordando quel che è accaduto
quella mattina. Perché, dopo un po’,
apre un occhio e lo guarda.
E sorride con dolcezza.

Raymond Carver



.. - foto di zseike
lunedì, 09 agosto 2010, 10:28
Lieve offerta

Vorrei che la mia anima ti fosse
leggera
come le estreme foglie
dei pioppi, che s’accendono di sole
in cima ai tronchi fasciati
di nebbia -

Vorrei condurti con le mie parole
per un deserto viale, segnato
d’esili ombre -
fino a una valle d’erboso silenzio,
al lago -
ove tinnisce per un fiato d’aria
il canneto
e le libellule si trastullano
con l’acqua non profonda -

Vorrei che la mia anima ti fosse
leggera,
che la mia poesia ti fosse un ponte,
sottile e saldo,
bianco -
sulle oscure voragini
della terra.

5 dicembre 1934

Antonia Pozzi





Blue towel - foto di Jukka Zitting

domenica, 08 agosto 2010, 00:19 
MUNDO DE PIEDRA
  Se asomó a aquellas aguas
de piedra.
Se vio inmovilizado,
hecho piedra. Se vio
rodeado de aquellos
que fueron carne suya,
que ya eran piedra yerta.
Fue como si las horas,
ya piedra, aún recordaran
un estremecimiento.
  La piedra no sonaba.
Nunca más sonaría.
No podía siquiera
recordar los sonidos,
acariciar, guardar,
consolar...
  Se asomó al borde mudo
de aquel mundo de piedra.
Movió sus manos y gritó de espanto.
Y aquel sueño de piedra
no palpitó. La voz
no resonó en aquel
relámpago de piedra.
Fue imposible acercarse
a la espuma de piedra,
a los cuerpos de piedra
helada. Fue imposible
darles calor y amor.
   Reflejado en la piedra
rozó con sus pestañas
aquellos otros cuerpos.
Con sus pestañas, lo único
vivo entre tanta muerte,
rozó el mundo de piedra.
El prodigio debía
realizarse. La vida
estallaría ahora,
libertaría seres,
aguas, nubes, de piedra.
  Esperó, como un árbol
su primavera, como
un corazón su amor.
  Allí sigue esperando.



José Hierro
Stepping stones - foto di diesmali


venerdì, 06 agosto 2010, 06:52

Il grande asciugamano blu
con cui il mattino ti asciugavi
è lì, lì -
non l'ho lavato.


Ghiannis Ritsos




Colt with blue towel - foto di lifecreations

giovedì, 05 agosto 2010, 08:16
L’angelo

Un bell’angelo gioviale. Di notte, prima di coricarsi,
si toglie il nastro dai capelli, si toglie i vestiti a uno a uno,
si toglie gli stivali, le calze, la biancheria,
poi entra in bagno tutto nudo, si lava i denti,
torna in camera più bello di prima. Infine
si toglie le due ali; le posa sulla sedia. Il gatto
vi salta sopra e s’addormenta. Allora, la casa intera
sa di vecchio pollaio calcinato. E noi,
che da mesi soffriamo d’insonnia, adirati
per il facile sonno dell’Angelo, gli spiumiamo le ali
e ritti davanti alla finestra gettiamo le piume candide in giardino,
ma queste, brillando al chiaro di luna, tornano indietro
e ci coprono i capelli, la bocca, gli occhi.

Ghiannis Ritsos




Can't sleep - foto di ewanr
mercoledì, 04 agosto 2010, 08:25 
UN GIORNO

Il tempo si è diviso grano a grano
...a passi lunghi nel buio si è inoltrato nello sguardo
le cose rimangono cose nel giorno senza nome
il bicchiere sul tavolo, la bottiglia
la luce giallina delle sei che ne illumina la cima
stanno lì, tra la mia voce e me
come un pensiero non detto.
La vista non è più quella e sono solo.

Pierluigi Cappello




My Kitchen - foto di C H O I
martedì, 03 agosto 2010, 09:06
Las seis cuerdas

La guitarra
hace llorar a los sueños.
El sollozo de las almas
perdidas
se escapa por su boca
redonda.
Y como la tarántula,
teje una gran estrella
para cazar suspiros,
que flotan en su negro
aljibe de madera.

1924

Federico Garcia Lorca


Call Home da te.
Call home - foto di Maria Cecilia Camozzi Bozzani
lunedì, 02 agosto 2010, 09:13
DEL AÑO MALO Diciembre es esta imagen
de la lluvia cayendo con rumor de tren,
con un olor difuso a carbonilla y campo.
Diciembre es un jardín, es una plaza
hundida en la ciudad,
al final de una noche,
y la visión en fuga de unos soportales.

Y los ojos inmensos
—tizones agrandados—
en la cara morena de una cría
temblando igual que un gorrión mojado.
En la mano sostiene unos zapatos rojos,
elegantes, flamantes como un pájaro exótico.

El cielo es negro y gris
y rosa en sus extremos,
la luz de las farolas un resto amarillento.
Bajo un golpe de lluvia, llorando, yo atravieso,
innoble como un trapo, mojado hasta los cuernos.


Jaime Gil de Biedma

rain-girl da nhigazz.
rain-girl - foto di nhigazz



sabato 7 agosto 2010

Ti aspetto e ogni giorno
mi spengo poco per volta
e ho dimenticato il tuo volto.
Mi chiedono se la mia disperazione
sia pari alla tua assenza
no, è qualcosa di più:
è un gesto di morte fissa
che non ti so regalare.


Alda Merini

field - foto di Maria Cecilia Camozzi Bozzani
field - foto di
Maria Cecilia Camozzi Bozzani

oggi è il mio compleanno...

domenica 1 agosto 2010

Francesca

Venisti innanzi uscendo dalla notte
e recavi in mano fiori,
ora uscirai da una folla confusa,
da un tumulto di parole su di te.

Io che ti ho veduta fra le cose prime
mi adirai quando pronunciarono il tuo nome
in luoghi comuni.

Avrei voluto che le onde fredde fluttuassero sulla mia mente,
e che il mondo inaridisse come una foglia morta,
o vuota bacca di dente di leone e fosse spazzato via,
per poterti ritrovare,
sola.

Ezra Pound


Is she still lonely? da Skovsgaard.
Is she still lonely? - foto di Skovsgaard